Spesso sono proprio le storie a spiegare nel modo migliore l’attualità e la realtà che ci circonda. E il mondo ne è pieno. In "Stories" andiamo alla ricerca di queste storie insieme a Cecilia Sala, che ci racconterà gli Esteri attraverso i suoi protagonisti, alcuni molto famosi, altri ancora da scoprire. “Stories” non rimarrà in una stanza, vi porterà in trasferta con Cecilia per scoprire sul campo quello che succede nel mondo: i contesti, le crisi e le buone notizie. "Stories" è un podcast ...
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Rubrica di approfondimento sul Napoli
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Cosa porta una persona a tentare di assassinare un sovrano, un principe, un potente, mettendo a repentaglio la propria stessa vita? E quando il tiranno muore, succede quello che l’attentatore si era immaginato? Ci sono momenti in cui alcune persone decidono di cambiare il corso della storia in maniera drammatica, con la violenza. A volte riescono, altre volte falliscono, ma in entrambi i casi le cose di solito non vanno mai come avrebbero immaginato, perché la storia non è così semplice da r ...
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Ep.544: Kennedy Jr., il terzo incomodo alle presidenziali americane, ha un verme nel cervello
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Robert F. Kennedy Junior è il nipote del presidente John Fitzgerald Kennedy e il figlio di suo fratello Bobby. Dopo gli studi ad Harvard e una carriera da avvocato ambientalista, negli ultimi anni si è dato al complottismo: dice che i vaccini causano l’autismo, che il Covid è stato creato in laboratorio ed è “progettato per attaccare i bianchi e i …
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Ep.553: L’uomo che ha fatto implodere il fronte dell’ultra destra alle europee
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Maximilian Krah apprezza i talebani, il libro del generale Vannacci e – a quanto emerge dalle inchieste – anche i soldi di Putin. Era il candidato di punta alle europee del partito di estrema destra tedesco Afd, che è secondo nei sondaggi nel Paese più popoloso dell’Unione europea, ma oggi si è dimesso dal consiglio direttivo. Ieri, una sua battuta…
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Ep.552: Il procuratore che vuole portare Netanyahu e Sinwar davanti alla Corte dell’Aia
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Karim Khan è il procuratore generale della Corte penale internazionale. Ieri per dare una notizia molta attesa ha registrato un video: guarda dritto in camera e spiega la sintesi delle sue accuse senza citare commi e codici, si esprime con un linguaggio semplice, che tutti capiscono, e dice che ha chiesto un mandato d’arresto internazionale per cri…
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Ep.551: Ebrahim Raisi, “il macellaio di Teheran”
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All’alba è stato trovato il corpo carbonizzato del presidente iraniano Ebrahim Raisi, disperso da ieri pomeriggio con il ministro degli Esteri del suo governo, Hossein Amir-Abdollahian. A causa della nebbia, l’elicottero sul quale viaggiavano ha dovuto fare un atterraggio d’emergenza complicato e si è schiantato. Raisi era il leader meno carismatic…
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Ep.550: Il paradosso di un russo in Georgia
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Migliaia di ventenni russi sono scappati in Georgia dal 2022. Evgeni Liamin ha 25 anni ed è cresciuto a Mosca fino a quando la Russia ha invaso l’Ucraina ed è arrivato in Georgia. Per la comunità russa la vita in Georgia non è semplice, ma Evgeni è rispettato: ha messo la faccia nella battaglia contro Putin, a una giornalista straniera parla dando …
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Ep.549: Da oggi per la Georgia sono una traditrice – parte 2
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La piazza dice: ora la Georgia è a un bivio epocale, o diventiamo vassalli di Putin come la Bielorussia o prendiamo la nostra strada, ma ci mettiamo in pericolo, come l’Ucraina. Tutti hanno la sensazione che, dopo l’approvazione della “legge russa”, è in questo momento che ci si gioca il futuro. Da un lato l’ha capito chi è in piazza e sa che da do…
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Ep.548: Da oggi per la Georgia sono una traditrice – parte 1
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Mariam Kvaratskhelia è una ragazza georgiana di 31 anni. È una delle prime attiviste apertamente lesbiche della Georgia, dove fino al 2000 l’omosessualità veniva punita con la galera, ed è la fondatrice del Pride di Tbilisi. Il suo primo Pride è finito con un morto ammazzato, un cameraman ucciso da estremisti di destra, con la polizia che non inter…
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Ep.547: L’Unione europea si vede meglio dalla Georgia
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I georgiani protestano con le bandiere europee mentre nel loro Parlamento i deputati del partito di maggioranza approvano “la legge sugli agenti stranieri”, che i manifestanti hanno soprannominato “la legge russa”. È una copia della legge con cui Putin, nel 2012, ha zittito o costretto all’esilio un po’ di media indipendenti, di associazioni e di o…
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Ep.546: La nuova offensiva russa verso Kharkiv
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Vovchansk è una piccola cittadina a nord-est di Kharkiv e vicinissima al confine con Belgorod. Gli abitanti hanno raccontato di non aver mai subito bombardamenti come quelli della notte scorsa. Sono stati evacuati e ora lì ci sono le truppe russe ferme a combattere. L’obiettivo possibile di una nuova offensiva di Mosca è Karkhiv, la seconda città p…
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Ep.545: Rushdie, la sua ombra e il libro che nessuno ha letto
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Salman Rushdie si è ripreso dopo l’attentato ed è ospite d’onore al Salone del libro di Torino. Da quando è uscito il suo romanzo “I versi satanici” e lo scrittore è perseguitato dalla fatwa che gli lanciò contro l’ayatollah Khomenini, Rushdie sembra il protagonista di uno dei suoi libri: un uomo che cerca di salvarsi da una falsa rappresentazione …
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Ep.543: Il rosso e il nero di Xi Jinping
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Il presidente cinese è in Europa per la prima volta in cinque anni. La visita di Xi si è giocata tutta su un doppio binario: un po’ di smancerie, danze, sorrisi e compromessi, soprattutto quando si parla di economia e soprattutto quando di fronte si è trovato il presidente francese Macron. Un po’ simbolismi e richiami da guerra fredda, quando invec…
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Ep.542: Perché il negoziato fra Israele e Hamas delude sempre
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Gli israeliani hanno invaso un pezzo di Rafah: l’unica grande città gazawi che fino a questo momento avevano risparmiato e che ospita più di un milione di profughi. Negli ultimi giorni il traguardo dei negoziati era sembrato molto vicino, ma la confusione non è mai stata evidente come ieri sera, quando Hamas ha detto di aver accettato la proposta d…
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Ep.541: Un apparecchio misterioso è lo stalker elettronico di Putin in Europa
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Finn Air, la più grande compagnia aerea della Finlandia, ha dovuto sospendere tutti i voli per l’aeroporto di Tartu, una città universitaria con molto verde in Estonia e capitale europea della Cultura 2024. Lo stop ai voli è arrivato dopo che due piloti, in due momenti diversi, non sono riusciti ad atterrare e sono stati costretti a tornare da dove…
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Ep.540: Alla Columbia è iniziato tutto
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La situazione nelle università americane durante le proteste per Gaza e contro le collaborazioni degli atenei con Israele è rimasta pacifica – quantomeno nelle azioni, non sempre nella retorica – fino a quando Minouche Shafik, la prima donna a capo della Columbia University, non ha chiamato per la prima volta la polizia a sgomberare l’accampamento …
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Ep.539: Femminicidio di una leader, in Iran
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Nel centro di Teheran c’è una ragazza in piedi su un cassonetto della spazzatura ribaltato. Ha in mano il suo velo nero a cui ha appena dato fuoco e lo sta facendo roteare in alto. Si chiama Nika Shakarami, ha 16 anni e morirà quel giorno. E’ il 20 settembre 2022, è passata meno di una settimana dalla morte di Mahsa Jina Amini mentre era in custodi…
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Muhamad Akmal Saleh, classe 1988, è il responsabile dell’ala giovanile dell’Umno, un partito nazionalista e islamista di destra della Malaysia. Di recente è diventato famoso: ha lanciato una campagna sui social contro una catena di mini market che ha prodotto i “calzini di Allah”. Un abominio per i musulmani: compare la scritta “Allah” sui piedi, c…
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Ep.537: Fine dell’impunità per il battaglione “Giudea per sempre”
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“Netzah Yehuda” significa “Giudea per sempre” e “Giudea” è il nome con cui molti israeliani chiamano la Cisgiordania palestinese occupata. “Netzah Yehuda” è un battaglione creato per consentire l’arruolamento nell’esercito anche agli ultra-ortodossi e gode di regole speciali: non ci sono donne, non ci sono soldati non ebrei. Il battaglione è accusa…
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Ep.536: Perché Mike Johnson ha cambiato idea sugli aiuti all’Ucraina
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Quando era stato nominato speaker della Camera, i democratici avevano dovuto googlare per sapere chi fosse il conservatore Mike Johnson. Trump, dal canto suo, lo aveva scelto perché fedele e manovrabile. E così è stato a lungo. Finché, dopo aver tentennato per sei mesi, ha deciso di far votare in Parlamento gli aiuti all’Ucraina: a quel punto la le…
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Ep.535: La zarina dei ratti di New York
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La città con gli appartamenti più costosi d’America, la città dove una pizza in media costa 30 dollari, ha un problema: a New York ci sarebbero tre milioni di topi, cioè uno ogni due abitanti e mezzo. Per il sindaco Eric Adams, eletto nel 2022, quella dei ratti è diventata una fissazione. Ne parla come di un nemico pubblico e per eliminare il probl…
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Ep.534: Le città ucraine hanno una nuova paura
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Ieri tre missili Iskander russi hanno ucciso 17 persone a Chernihiv, ne hanno ferite più di 60 e hanno distrutto una clinica che gli ucraini avevano appena finito di rimettere in piedi. I bombardamenti russi contro le città ucraine sono di nuovo quasi quotidiani, e sono più letali perché da quattro mesi gli americani non spediscono più munizioni pe…
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Ep.533: Cazzotti e bandiere europee in Georgia
7:15
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Mamuka Mdinaradze è un signore sulla quarantina ed è il leader della maggioranza parlamentare in Georgia. Il suo partito si chiama: “Sogno georgiano”. Un paio di giorni fa si è preso un pugno in Parlamento, mentre stava elogiando una proposta di legge che ha promosso e che chiama “legge contro gli agenti stranieri”. I suoi cittadini però la chiaman…
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Ep.532: Il dilemma di un Netanyahu redivivo
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Fino a una manciata di giorni fa il primo ministro israeliano era in fondo a un pozzo: non era mai stato così isolato dalla comunità internazionale e non aveva mai avuto contro così tanti suoi cittadini. L’attacco iraniano, in questo momento, gli ha regalato un’occasione. Tutti i leader – che temono una guerra regionale – adesso pendono dalle sue l…
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Ep.531: Gli iraniani ricordano a tutti: non siamo il nostro governo
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I civili iraniani la sera di sabato erano increduli. Il primo attacco diretto e rivendicato di Teheran contro Israele li ha colti alla sprovvista e si sono riversati in strada a fare scorte di benzina per sicurezza. Il Sindacato indipendente dei lavoratori ha diramato subito un comunicato che condannava il lancio di droni e missili. L’abisso che si…
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Ep.530-SPECIALE: La guerra tra Israele e Iran esce dall’ombra
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Ieri sera sono partiti centinaia di droni e missili dal territorio iraniano verso quello israeliano. È la risposta di Teheran ai missili israeliani che il primo aprile avevano raso al suolo il consolato iraniano a Damasco uccidendo, tra gli altri, il generale pasdaran Mohammed Reza Zahedi. Questo contro Israele è stato il primo attacco iraniano dir…
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Ep.529: Handmaid’s Tale nella realtà: abortire in Arizona come nel 1864
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Questa settimana la Corte suprema dell’Arizona ha ripescato una legge del 1864 che vieta l’aborto e ha deciso che si può applicare di nuovo oggi, 160 anni dopo. Quel codice fu scritto quando l’Arizona ancora non era uno Stato americano. Ma il ribaltamento, nel 2022, della sentenza “Roe v Wade, che garantiva il diritto all’aborto a livello nazionale…
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Ep.528: Le morti sul lavoro dove meno te le aspetti
9:29
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Un lavoratore stagionale di 57 anni è morto d’infarto nei campi dove raccoglieva gli asparagi. Un ragazzo di 32 anni si è accasciato mentre impilava 900 balle di fieno di venti chili ciascuna con 31 gradi all’ombra ed è morto per un colpo di calore. Per una paga di 6 euro all’ora, per 10 ore di lavoro consecutive. Entrambi erano romeni. La Germania…
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Ep.527: La candidata (in crisi) Ursula von der Leyen
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Ursula von der Leyen è la presidente della Commissione europea e vuole continuare a esserlo fino al 2029. La sua determinazione è fuori discussione, e lei sa una cosa: il suo futuro non sarà deciso direttamente dagli elettori europei che voteranno dal 6 al 9 giugno. Sarà deciso, soprattutto, dai leader dei paesi dell'Unione. Domenica Von der Leyen …
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Alexander Demidenko è un signore di 61 anni che nel tempo libero ha sempre fatto il volontario. Vive con la moglie Natalia a Belgorod, la città russa vicina al confine con l’Ucraina. E da due anni aiuta gli ucraini che sono scappati dall’occupazione o che sono stati deportati in Russia a tornare nel proprio paese. Dal maggio del 2022, Alexander e s…
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Ep.525: Israele si ritira dalla Striscia di Gaza, per ora
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Il capo di Stato maggiore israeliano, Herzi Halevi, ha ordinato a quasi tutte le sue truppe di ritirarsi da Gaza. Rimane soltanto un’unità a controllare la strada che taglia in due la Striscia separando il nord dal sud. Mentre i soldati israeliani passavano il confine, sono entrati nella Striscia – facendo il percorso inverso – 322 camion di aiuti …
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Ep.524: Lo scapigliato re delle criptovalute, SBF, condannato a 25 anni
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Sam Bankman-Fried, soprannominato “Crypto King”, è il 32enne che ha fatto carriera mostrandosi sempre con felpe larghissime e scarpe da ginnastica. Ieri è stato condannato a 25 anni di carcere per frode, riciclaggio e associazione a delinquere. La sua piattaforma per lo scambio di criptovalute FTX, creata nel 2019, ha finito per registrare un buco …
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Ep.523: Storia del palestinese n.449
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Samah Zaytoun era un palestinese di 63 anni. Si trovava vicino agli insediamenti israeliani di Gush Etzion, in Cisgiordania, quando un colono della brigata Hagmar gli ha sparato. Zaytoun era famoso perché si era convertito all’ebraismo e aveva cambiato nome in David Ben Abraham. Nel 2019, per punizione, era stato torturato da alcuni islamisti. Il s…
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Ep.522: La “terza guerra mondiale” tra clickbait e realtà
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Si affastellano pezzi allarmisti di siti semi sconosciuti che diventano improvvisamente virali, editoriali e dibattiti nei talk sulla “terza guerra mondiale” alle porte. E questo accade per due dichiarazioni e una notizia: le parole con cui il presidente francese, Emmanuel Macron, non ha escluso di spedire soldati francesi in Ucraina in futuro; la …
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Ep.521: Biden comincia a rispondere con i fatti a Netanyahu
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La storia della risoluzione dell’Onu che chiede il cessate il fuoco a Gaza è la storia di una rottura tra il presidente degli Stati Uniti e il primo ministro israeliano. Dopo il pogrom del 7 ottobre, Joe Biden era corso a Tel Aviv da Benjamin Netanyahu e, tornato negli Stati Uniti, aveva detto: “Non sono ebreo, ma sono sionista”. Poi però, mese dop…
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Ep.520: Perché lo Stato islamico ha attaccato la Russia
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Dopo 19 ore dall'attentato che ha provocato 140 morti nella sala del Crocus City Hall, alla periferia di Mosca, Putin ha commentato quanto successo: non ha mai nominato lo Stato islamico, ma ha indicato gli ucraini come probabili complici. Nella guerra in Ucraina però, lo Stato islamico non sta con Kyiv: fin dall’inizio ha presentato il conflitto c…
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Ep.519: Due gemelle di Gaza separate dalle bombe
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La voce di Hend arriva via messaggio vocale dalla Striscia di Gaza, dove lei insegna l’inglese in una delle scuole gestite dalle Nazioni Unite. Quelle dove prima si faceva lezione e ora si vive stipati in cento, e si spera. Hend ha una gemella che si chiama Marwa. La loro prima guerra è stata quella nel 2008, l’invasione israeliana era cominciata q…
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Ep.518: L’elezione più costosa del mondo e Donald Trump in mutande
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“Sapete qual è la differenza tra i capelli di Trump e un procione bagnato? Un procione bagnato non ha 7 fottuti miliardi di dollari in banca”, disse Donald Trump — parlando di sé in terza persona — per difendersi dai comici che lo prendevano in giro in televisione. Ora, dopo una sentenza del tribunale, Trump deve pagare quasi mezzo miliardo di doll…
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Hong Kong ormai assomiglia a una normale città cinese. I dissidenti e gli stranieri come Stephen Roach, che l’hanno a lungo considerata casa, ormai non la riconoscono più. La città che era famosa come centro finanziario ora è famosa per le leggi repressive. La protesta ha perso e ieri l’assemblea filo Pechino ha approvato all’unanimità una nuova le…
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Ep.516: Chatbot e litigi da scuole medie tra nerd miliardari
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Elon Musk e Sam Altman, il capo di OpenAi che sta dietro a ChatGpt, litigano e si trollano a vicenda. “Grock”, il nuovo chatbot lanciato da Musk, sarà open source, cioè metterà il proprio codice a disposizione di tutti i programmatori del mondo. Per lanciare questo nuovo prodotto, Musk è tornato a prendersela con il suo concorrente principale, cioè…
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Ep.515: La nuova scia di aggressioni russe in Europa
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Leonid Volkov, il capo della campagna di Alexei Navalny per le elezioni del 2018, ha detto che volevano farlo diventare "una cotoletta": tre giorni prima delle elezioni che hanno confermato Vladimir Putin al potere in Russia fino al 2030, due uomini lo hanno tirato fuori dall’auto davanti a casa sua a Vilnius, in Lituania. Gli hanno spruzzato spray…
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Le elezioni presidenziali in Russia cominciano oggi e si concluderanno domenica. Vladimir Putin si prepara a vincere il suo quinto mandato e a governare fino al 2030. I dissidenti avevano pensato a una protesta discreta e silenziosa: presentarsi davanti ai seggi a mezzogiorno, ma le autorità hanno vietato persino questo. L’unico desiderio del capo …
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I creator americani sono scesi in strada per provare a convincere il Congresso a non votare il ban contro il social network di proprietà cinese. I politici statunitensi però dicono che i dati degli americani che TikTok raccoglie (e che in linea teorica potrebbe essere costretto a consegnare al governo di Pechino) sono un problema di sicurezza nazio…
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Ep.512: Due “cretini” e 47 milioni di affamati in Sudan
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Al confine con il Sudan, tra i profughi appena scappati da lì, un uomo di nome Walid aveva detto: “Questa è la guerra dei due cretini”. I due cretini sarebbero i due generali, quello dell’esercito regolare e quello dell’esercito paramilitare. Li chiamava “cretini” perché una delle prime cose che avevano fatto quando hanno cominciato a combattersi e…
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Ep.511: Se nulla è vero, tutto è possibile. Il caso Kate Middleton
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Domenica è riapparsa Kate Middleton, futura regina, moglie e madre di eredi al trono di Londra: non si fa vedere in pubblico da dicembre per problemi di salute non meglio specificati, così le teorie del complotto sul suo conto ormai si sprecano. Soltanto che la foto pubblicata domenica era manipolata: le agenzie di stampa l’hanno ritirata e la Casa…
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Ep.510: La faccia nuova della Polonia
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Kalina Ostrowska ha 16 anni, è polacca. Quando torna da scuola, ogni giorno, pranza guardando in televisione le sedute del parlamento. La politica è l’argomento trendy di cui si parla tra i suoi coetanei ed è il risultato di alcune novità. Una è quella del nuovo speaker quarantenne che arriva dalla tv e ha cambiato i ritmi del Parlamento polacco. L…
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Ep.509: L’israeliano con una soluzione
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Daniel Seidemann è un avvocato israeliano, è una delle persone che più hanno studiato e che meglio conoscono la città di Gerusalemme. Ed è forse l’unico israeliano che, anche dopo il 7 ottobre, passa a Gerusalemme est – la parte palestinese della città – lo stesso tempo che passa a Gerusalemme ovest. In questo momento in Israele e in Palestina l’at…
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Ep.508: Gli armeni di Gerusalemme sfidano i bulldozer
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Kegham Balian è un trentenne armeno, la sua comunità è qui a Gerusalemme dal IV secolo d.C. Il loro quartiere nella città vecchia è il più piccolo e generalmente anche il più tranquillo. Alle 5 del mattino del 5 novembre scorso però sono arrivati i bulldozer. Hanno cominciato a tirare giù i muri, hanno spaccato l’asfalto nel parcheggio ma non sono …
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Mazin Qumsiyeh ha 67 anni e vive nell’istituto che ha fondato, l’istituto per la biodiversità e la sostenibilità dell’Università di Betlemme. Nel suo giardino e nel suo orto sono conservate tutte le specie vegetali autoctone della Palestina e una settantina di piante rare a rischio estinzione. Dopo aver preso un master in Connecticut e un Phd alla …
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Ep.506: I cecchini israeliani sono entrati (di nuovo) nel centro per disabili di Nehaya
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Ieri c’è stato un altro raid israeliano nel campo profughi di Tulkarem, nel nord della Cisgiordania. I soldati sono entrati nel centro per disabili che Nehaya Aljondi ha costruito pazientemente in vent’anni. La struttura è attrezzata, confortevole e pulita — così è diventata il palazzo preferito anche dei cecchini israeliani che fanno irruzione in …
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Ep.505: Dal 7 ottobre le demolizioni a Gerusalemme vanno più veloci
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Hamze Mughrabi è seduto davanti un negozio appena distrutto da una ruspa israeliana del comune a Gerusalemme Est, la Gerusalemme palestinese. Dal 7 ottobre qui i progetti di demolizione hanno accelerato e le case distrutte dai bulldozer dello Stato ebraico sono state 87. La zona di Silwan è un caso esemplare: per gli israeliani dovrebbe essere una …
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Ep.504: L’icona indigena che indigena non era
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Buffy Sainte-Marie ha 83 anni e nel corso della sua carriera ha fatto un sacco di cose per aprire la strada alla musica e alla cultura indigena: ha scritto Universal Soldier, che ancora oggi è una canzone di protesta contro la guerra molto usata, si è esibita per la Regina Elisabetta, è comparsa sui francobolli canadesi, è stata la prima persona in…
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