S10P10 - Lettere Cesare Pavese e le nostre esplorazioni musicali al chiaro di luna
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S10P10 - Le lettere di Cesare Pavese e le esplorazioni musicali al chiaro di luna
PLAYLIST LETTERARIA
. Lettera di Cesare Pavese a Bianca Garufi
21 ottobre 1945
Tu sei veramente una fiamma che scalda ma bisogna proteggere dal vento. a volte non so se un mio gesto tende a scaldarmi o a proteggerti. anzi allora m’immagino di fare le due cose insieme e questa è tutta la mia e la tua tenerezza come una cosa sola. (…)
non credere alle soluzioni, alle decisioni, alle grandi crisi; credi ai giorni, alle ore, ai minuti. tanto, per grave che sia una crisi, una decisione, ti tocca pure vivere le ore, i giorni e i minuti, e questi li vivi naturalmente (…) ...ciao e sii bella
Lettera di Cesare Pavese a Fernanda Pivano, 11 gennaio 1943
Cara Fernanda,
ricevo le due lettere, quella della malinconia, e quella su Spoon River e sul mio richiamo.
Per S. R. farò tutto io qui, ma non s’illuda troppo presto perché vorranno vedere le bozze e potranno ritornare sulla decisione. Per il richiamo è una notizia del giornale, che dal 1° al 15 febbraio chiameranno tutti i laureati in congedo del 1923 e precedenti, per utilizzarli. Io, a buon conto ho già cominciato a muovermi per sapere, primo, se sarò chiamato; secondo, se lo sarò davvero; terzo, per guarire dall’asma. Stia certa che i miei desideri coincidono coi Suoi.
Mi preoccupa di più la Sua malinconia e il tono di bestia condotta al macello da Lei assunto. Perché? È sola e disagiata, ma può studiare e lavorare; non se l’intende coi Suoi, ma studiando e lavorando si prepara il modo di farsi un’indipendenza; non Le sono vicino a farle prediche, ma gliele faccio da lontano, e tanto più meditate e inesorabili, e assisto i Suoi lavori e insomma non sono in Polinesia.
Pensi che qui soffro il freddo come a Mondovì. Siamo in quattro in una casa, anzi cinque, tre uomini e due donne; viviamo studentescamente; si mangia non male; io giro tutto lacero e scalcagnato, e a Torino dovrò venire certo uno di questi giorni, non fosse che per rifornirmi di abiti. Da Torino passerei a Mondovì. Faccia sì che il primo incontro avvenga tra noi due soli, perché vorrò abbracciarla e baciarla. Ho deciso. Ho trovato molti complimenti per il Mare, che pare abbia colpito tutta Roma, ma io vivo isolatissimo, anche perché a girare di notte su questi maledetti autobus e circolari, dove non si capisce niente, non mi pigliano certo.
Cara Fernanda, si sta meglio con Lei a Torino, e anche a Mondovì. Stia allegra
Lettera di Cesare Pavese a Constance Dowling - 17 marzo 1950
Cara Connie,
volevo fare l'uomo forte e non scriverti subito, ma a che servirebbe? Sarebbe soltanto una posa.
Ti ho mai detto che da ragazzo ho avuta la superstizione delle "buone azioni"? Quando dovevo correre un pericolo, sostenere un esame, per esempio, stavo attento in quei giorni a non essere cattivo, a non offendere nessuno, a non alzare la voce, a non fare brutti pensieri. Tutto questo per non alienarmi il destino. Ebbene, mi succede che in questi giorni ridivento ragazzo e corro davvero un gran pericolo, sostenendo un esame terribile, perché mi accordo che non oso esser cattivo, offendere gli altri pensare pensieri vili. Il pensiero di te e un ricordo o un'idea indegni, brutti, non s'accordano. Ti amo.
Cara Connie, di questa parola so tutto il peso - l'orrore e la meraviglia - eppure te la dico, quasi con tranquillità. L'ho usata così poco nella mia vita, e così male, che è come nuova per me.
[…] Amore, il pensiero che quando leggerai questa lettera sarai già a Roma - finito tutto il disagio e la confusione del viaggio -, che vedrai nello specchio il tuo sorriso e riprenderai le tue abitudini, e dormirai da brava, mi commuove come tu fossi mia sorella. Ma tu non sei mia sorella, sei una cosa più dolce e più terribile, e a pensarci mi tremano i polsi.
PLAYLIST MUSICALE >>> https://open.spotify.com/playlist/27FzChJdoNvn0ZE2TdGgC4?si=JAupD-dpSlmdgtkIShAWWw&pi=e-EcexSxGeTXiS
. Bonobo, Andreya Triana - The Keeper
. The Jordan - You don’t even know me
— Lettera di Cesare Pavese a Bianca Garufi 21 ott 1945 Tu sei veramente una fiamma che scalda ma bisogna difenderla dal vento… ciao e sii bella
. James - Hello
. Gerra G & Luana Godin, Pade Ona
— Lettera di Cesare Pavese a Fernanda Pivano 11 gen 1943 cara fernanda ricevo le tue lettera, quella della malinconia… stia allegra
. Sierra Moreno - Alarma
. Caterina Barbieri - Fantas
. Maddalena Ghezzi - Tenderly
— Lettera di CP a Constanze 17 marzo 1950 Cara Connie, volevo fare l’uomo forte
. Nicola Cruz - Contato ft. Marcela Dias Sindaco
. Charlotte Adigery, Bolis Pupul - Haha
. Headkube, Pete K - Olimpia
…
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PLAYLIST LETTERARIA
. Lettera di Cesare Pavese a Bianca Garufi
21 ottobre 1945
Tu sei veramente una fiamma che scalda ma bisogna proteggere dal vento. a volte non so se un mio gesto tende a scaldarmi o a proteggerti. anzi allora m’immagino di fare le due cose insieme e questa è tutta la mia e la tua tenerezza come una cosa sola. (…)
non credere alle soluzioni, alle decisioni, alle grandi crisi; credi ai giorni, alle ore, ai minuti. tanto, per grave che sia una crisi, una decisione, ti tocca pure vivere le ore, i giorni e i minuti, e questi li vivi naturalmente (…) ...ciao e sii bella
Lettera di Cesare Pavese a Fernanda Pivano, 11 gennaio 1943
Cara Fernanda,
ricevo le due lettere, quella della malinconia, e quella su Spoon River e sul mio richiamo.
Per S. R. farò tutto io qui, ma non s’illuda troppo presto perché vorranno vedere le bozze e potranno ritornare sulla decisione. Per il richiamo è una notizia del giornale, che dal 1° al 15 febbraio chiameranno tutti i laureati in congedo del 1923 e precedenti, per utilizzarli. Io, a buon conto ho già cominciato a muovermi per sapere, primo, se sarò chiamato; secondo, se lo sarò davvero; terzo, per guarire dall’asma. Stia certa che i miei desideri coincidono coi Suoi.
Mi preoccupa di più la Sua malinconia e il tono di bestia condotta al macello da Lei assunto. Perché? È sola e disagiata, ma può studiare e lavorare; non se l’intende coi Suoi, ma studiando e lavorando si prepara il modo di farsi un’indipendenza; non Le sono vicino a farle prediche, ma gliele faccio da lontano, e tanto più meditate e inesorabili, e assisto i Suoi lavori e insomma non sono in Polinesia.
Pensi che qui soffro il freddo come a Mondovì. Siamo in quattro in una casa, anzi cinque, tre uomini e due donne; viviamo studentescamente; si mangia non male; io giro tutto lacero e scalcagnato, e a Torino dovrò venire certo uno di questi giorni, non fosse che per rifornirmi di abiti. Da Torino passerei a Mondovì. Faccia sì che il primo incontro avvenga tra noi due soli, perché vorrò abbracciarla e baciarla. Ho deciso. Ho trovato molti complimenti per il Mare, che pare abbia colpito tutta Roma, ma io vivo isolatissimo, anche perché a girare di notte su questi maledetti autobus e circolari, dove non si capisce niente, non mi pigliano certo.
Cara Fernanda, si sta meglio con Lei a Torino, e anche a Mondovì. Stia allegra
Lettera di Cesare Pavese a Constance Dowling - 17 marzo 1950
Cara Connie,
volevo fare l'uomo forte e non scriverti subito, ma a che servirebbe? Sarebbe soltanto una posa.
Ti ho mai detto che da ragazzo ho avuta la superstizione delle "buone azioni"? Quando dovevo correre un pericolo, sostenere un esame, per esempio, stavo attento in quei giorni a non essere cattivo, a non offendere nessuno, a non alzare la voce, a non fare brutti pensieri. Tutto questo per non alienarmi il destino. Ebbene, mi succede che in questi giorni ridivento ragazzo e corro davvero un gran pericolo, sostenendo un esame terribile, perché mi accordo che non oso esser cattivo, offendere gli altri pensare pensieri vili. Il pensiero di te e un ricordo o un'idea indegni, brutti, non s'accordano. Ti amo.
Cara Connie, di questa parola so tutto il peso - l'orrore e la meraviglia - eppure te la dico, quasi con tranquillità. L'ho usata così poco nella mia vita, e così male, che è come nuova per me.
[…] Amore, il pensiero che quando leggerai questa lettera sarai già a Roma - finito tutto il disagio e la confusione del viaggio -, che vedrai nello specchio il tuo sorriso e riprenderai le tue abitudini, e dormirai da brava, mi commuove come tu fossi mia sorella. Ma tu non sei mia sorella, sei una cosa più dolce e più terribile, e a pensarci mi tremano i polsi.
PLAYLIST MUSICALE >>> https://open.spotify.com/playlist/27FzChJdoNvn0ZE2TdGgC4?si=JAupD-dpSlmdgtkIShAWWw&pi=e-EcexSxGeTXiS
. Bonobo, Andreya Triana - The Keeper
. The Jordan - You don’t even know me
— Lettera di Cesare Pavese a Bianca Garufi 21 ott 1945 Tu sei veramente una fiamma che scalda ma bisogna difenderla dal vento… ciao e sii bella
. James - Hello
. Gerra G & Luana Godin, Pade Ona
— Lettera di Cesare Pavese a Fernanda Pivano 11 gen 1943 cara fernanda ricevo le tue lettera, quella della malinconia… stia allegra
. Sierra Moreno - Alarma
. Caterina Barbieri - Fantas
. Maddalena Ghezzi - Tenderly
— Lettera di CP a Constanze 17 marzo 1950 Cara Connie, volevo fare l’uomo forte
. Nicola Cruz - Contato ft. Marcela Dias Sindaco
. Charlotte Adigery, Bolis Pupul - Haha
. Headkube, Pete K - Olimpia
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