Orientamento e stage, come le università aiutano i giovani a entrare nel mondo del lavoro
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Chi aiuta i giovani nel momento in cui si affacciano al mondo del lavoro? Per chi va all'università esistono degli uffici chiamati career service, oppure uffici tirocini, o ancora uffici stage, oppure Placement... Tanti nomi per intendere un solo concetto: supportare i giovani nella ricerca di opportunità di stage e di lavoro.
In questo episodio del podcast della Repubblica degli Stagisti, registrato live all'università Cattolica di Milano, Giovanni Castiglioni – Academic Career Officer presso il Servizio Stage & Placement dell'ateneo – fa una panoramica delle opportunità e dei servizi che sono a disposizione di uno studente universitario che voglia, mentre studia, già avvicinarsi al mondo del lavoro.
Il momento giusto per scoprire cosa mettono a disposizione questi uffici? «Il prima possibile: già dopo sei mesi, un anno, può essere un buon momento per iniziare a capire cosa fa un career service all'interno dell'università» dice Castiglioni «e prepararsi a scrivere un curriculum, una lettera di presentazione», o affrontare «un colloquio di lavoro».
I career service organizzano molte attività di orientamento. Per esempio, l'università Cattolica ospita ogni anno centinaia di «eventi attraverso cui gli studenti possono farsi un'idea di che tipo di lavoro potranno andare a svolgere, incontrare dei professionisti del mercato del lavoro, magari già a lezione o attraverso eventi, e iniziare capire qual è la loro strada». E poi i portali universitari mettono a disposizione degli studenti anche annunci per «posizioni che possono essere in linea col loro percorso universitario».
Altre attività di orientamento e formazione per gli studenti possono essere workshop, field project, company visit. E poi «ovviamente l'orientamento più generale, quindi qualcuno può anche bussare alla porta e chiedere "Non so cosa vorrei fare dopo l'università!". Noi lo ascoltiamo e cerchiamo di capire insieme che cosa vuole fare, e cercare di accompagnarli in questo percorso». Con un consiglio: «non aver paura di sbagliare» e poi «essere curiosi, andarsi a leggere gli annunci», essere pronti a cogliere le occasioni.
Il consiglio di lettura di Castiglioni è “Chi ha fatto il turno di notte” del poeta bosniaco Izet Sarajlić (in Italia pubblicato da Einaudi): «Sono poesie che raccontano di vita, di morte, di inciampi, di resilienza: ci sono dentro tutte le emozioni».
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